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Maestro Chang DsuYao

张祖堯

(1918-1992)

Il Maestro Chang Dsu Yao (Chang Cheng Hsün) nacque il 14 giugno 1918 a P’ei Hsien, una zona rurale della Cina centrale anticamente parte della provincia di Shantung ed attualmente situata nel Kiang Su.

Nel 1924 iniziò la pratica del kung fu sotto la guida del famoso Maestro Liu Pao Ch’ün, un grande maestro dello Shaolin Mei Hua Ch'uan (letteralmente "del fiore di prugno"), che poco dopo lo introdusse anche al T’ai Chi Ch’üan della famiglia Yang (il Maestro Liu Pao Ch’ün era infatti buon amico di Yang Ch’eng Fu, caposcuola dello stile Yang). Liu Pao Chun aveva studiato gli stili esterni con il Maestro Wu, e il Tai Chi Chuan con il grande Yang Cheng Fu.

Nel 1938 il Maestro Chang Dsu Yao scelse la carriera militare, entrando come cadetto all’accademia per allievi ufficiali di Kuei Lin. Durante il periodo di addestramento ebbe modo di conoscere altri grandi maestri, coi quali condivise le conoscenze sulle arti marziali. In particolare apprese il Pa Chi Ch’üan, mentre il Maestro Chang Ch’ing P’o (che vantava tra i suoi precettori lo stesso Yang Ch’eng Fu e Sun Lu T’ang) gli diede lezioni di stili interni (nei chia) Hsing I Ch’üan, Pa Kua Chang e Liang I Ch’üan.

Divenuto ufficiale, il Maestro Chang Dsu Yao affrontò l’esperienza drammatica della guerra, prima nel secondo conflitto mondiale e poi in quello tra le forze comuniste di Mao Tse Tung e l’esercito nazionalista di Chiang Kai-shek, nel corso dei quali si comportò eroicamente riportando numerose gravi ferite.

Dopo la sconfitta dell’esercito nazionalista, nel 1949 Chang Dsu Yao, alla pari di altri grandi maestri di Kung Fu, ne seguì l’esodo a Taiwan. Qui continuò il suo rapporto con il Maestro Chang Ching Po, anch'egli rifugiatosi a Taiwan ed altri noti Maestri come Liu Yun Chiao, che lo invitò sia a tenere lezioni nella sua associazione che a scrivere articoli nella pregiata rivista “Wu Tan” da lui fondata.

Nella capitale Taipei ricevette l’incarico di insegnare le arti marziali tradizionali cinesi all’esercito e, anni dopo, anche alle forze di polizia. In questi ambiti le sue lezioni privilegiavano addestramenti diretti ed essenziali soprattutto negli stili di Shaolin Ch’üan, Mei Hua Ch’üan e Pa Chi Ch’üan.

Negli anni ’60, inoltre, il Maestro Chang Dsu Yao ebbe modo di insegnare Shaolin Ch’üan e T’ai Chi Ch’üan all’Università di Taipei. A Taiwan conobbe anche Cheng Man Ching, celebre Maestro di Tai Chi Chuan, con il quale conservò sempre uno stretto rapporto di collaborazione e amicizia. Il Maestro Chang divenne popolare a Taiwan per un suo combattimento contro una banda di mafiosi che taglieggiavano il mercato di Taipei. Testimone della maxirissa fu un giornalista del principale quotidiano della capitale, il quale, sbalordito per la facilità con cui il non più giovane Chang si era sbarazzato di numerosi avversari, molti dei quali erano armati di bastone e coltello, lo intervistò chiedendogli: "Ma come ha fatto?". "Non lo so, non ricordo" fu la laconica risposta del Maestro. Un perfetto esempio di “vuoto”, lo stato mentale che i praticanti di arti marziali dovrebbero raggiungere nei momenti più critici.

Nel 1974 Chang Dsu Yao decise di congedarsi dall’esercito e un anno dopo, su invito di un connazionale, si trasferì in Italia, a Bologna, dove iniziò ad insegnare kung fu gratuitamente in un parco della città, raccogliendo attorno a sé diversi allievi, in un primo tempo soprattutto cinesi. Nel 1977 su invito del celebre maestro di karate Roberto Fassi, il Maestro si trasferì nella provincia di Milano, facendo del capoluogo lombardo il centro del suo insegnamento in Italia e in Europa. Fino a pochi giorni dalla sua morte insegnava ancora per molte ore al giorno, e non rifiutava mai di fare una dimostrazione, malgrado avesse 74 anni. Spesso si recava all'estero per tenere corsi e seminari. La collaborazione con il M.o Fassi, e con un gruppo di allievi che lo seguirono fino al suo ultimo giorno in Italia, portò alla creazione di una Federazione Italiana per il Kung Fu, il cui programma ed i cui insegnamenti rispecchiano ancora oggi fedelmente quello che lui ha saputo trasmettere.

Per i suoi eccezionali meriti la Federazione Cinese di Taiwan (KFROC) e la Federazione Mondiale (CKWPA) gli hanno riconosciuto la Cintura Rossa decimo Chieh, massimo grado di Kung-fu.

Poco prima di abbandonare il suo corpo terreno volle riavvicinarsi alla sua terra natale, ed è spirato a Taiwan, il 7 febbraio del 1992.

In tutte le palestre, nelle quali oggi sono custodi e continuatori del suo insegnamento i figli, i suoi allievi anziani, e tutti coloro che continuano a studiare con entusiasmo ciò che lui ci ha lasciato, il Maestro è sempre ricordato come esempio di onore, dignità e grande passione per le arti marziali come veicolo di pace e unione tra i popoli.

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